La Moho affiora a Premosello: un laboratorio naturale della Terra profonda

Data:
2 Settembre 2025

La Moho affiora a Premosello: un laboratorio naturale della Terra profonda

La struttura interna della Terra è composta da tre strati principali: la crosta, il mantello e il nucleo. La transizione tra crosta e mantello è un elemento geologico che affiora in superficie in pochissime aree nel mondo, riguardando nella maggior parte dei casi la crosta oceanica. Tuttavia, l’affioramento di Premosello rappresenta un caso eccezionale, poiché mostra il contatto diretto tra il mantello e la crosta continentale inferiore, normalmente situato a una profondità di almeno 30-35 chilometri.

Da oltre quarant’anni, per la comunità scientifica questa zona costituisce un punto di riferimento fondamentale, che permette di collegare le osservazioni geofisiche indirette e i processi che avvengono in profondità con la geologia osservabile in superficie.

Oggi, l’affioramento di Premosello è riconosciuto come geosito di interesse nazionale ed è incluso nell’Inventario Nazionale dei Geositi. In particolare, esso mette in evidenza il contatto tra le rocce del mantello litosferico, rappresentate da peridotiti serpentinizzate nella parte inferiore, e quelle della crosta continentale inferiore, costituite da granuliti mafici nella parte superiore. La superficie di transizione tra questi due strati è nota come Discontinuità di Mohorovicic, o “Moho”, e segna il passaggio tra mantello superiore e crosta inferiore. Questa discontinuità è stata portata in superficie attraverso processi di esumazione durante l’orogenesi alpina.

Il geosito di Premosello è stato recentemente inserito tra i 200 siti di maggiore rilievo scientifico a livello mondiale dall’Unione Internazionale delle Scienze Geologiche (IUGS) (https://iugs-geoheritage.org/publications/), e dal 2013 è stato incluso nel Geoparco UNESCO Sesia ValGrande (http://www.sesiavalgrandegeopark.it/index.php/it/).

Il Progetto PNRR GeoSciencesIR si propone, tra le altre cose, di rendere i geositi italiani sempre più accessibili, sfruttando le tecnologie digitali più avanzate. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio geologico nazionale attraverso la creazione di un database arricchito da modelli tridimensionali ad alta risoluzione, che consentiranno visite virtuali immersive, fruibili da remoto.

Grazie a strumenti e tecnologie come il laser scanning, il LiDAR, la fotogrammetria e l’impiego di droni, diversi geositi di elevato valore scientifico sono stati digitalizzati con grande dettaglio. Queste tecnologie favoriscono non solo l’esplorazione e la formazione a distanza, ma permettono anche un monitoraggio efficace per la conservazione e la gestione dei luoghi utili alla ricerca scientifica e alla divulgazione.

Inoltre, seguendo i principi FAIR, i dati raccolti saranno resi disponibili in formato aperto, accessibili e disponibili a chiunque desideri consultarli o utilizzarli, contribuendo così alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale italiano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento

2 Settembre 2025, 12:24