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In memoria di Maurizio Chiocchini

Il Servizio Geologico d’Italia ricorda con affetto il Maurizio Chiocchini, Professore ordinario di Paleontologia presso l’Università di Camerino,  venuto a mancare Il 21 Ottobre 2019.

Maurizio Chiocchini, come lo racconta il suo cugino Ugo Chiocchini  (Professore ordinario di Geologia Applicata – Università della Tuscia) “è stato un ricercatore riconosciuto, con innata dote naturalista, che lo ha portato ad approfondire le tematiche studiate mediante l’intima combinazione della sua formazione geologica con una visione paleo-biologica, fornendo un apporto determinante per le modalità di interpretazione ed utilizzazione della Micropaleontologia in Italia”. Subito dopo la Laurea in Science Geologiche ha lavorato presso il  Servizio Geologico d’Italia contribuendo alla realizzazione della Carta Geologica d’Italia sia a scala 1:100.000 che in una fase successiva a scala 1:50.000. Nel 1983 diventa  Professore associato di Paleontologia  presso l’università di Camerino e nel 1986 viene nominato Professore Ordinario di Paleontologia presso l’università della Calabria.

I suoi interessi nella ricerca hanno riguardato fondamentalmente due temi: la microbiostratigrafia, la sedimentologia e l’analisi di facies degli ambienti deposizionali delle piattaforme carbonatiche dell’Appennino centro-meridionale; lo studio dei generi e delle specie dei foraminiferi bentonici e delle alghe calcaree, in cui ha segnalato numerosi nuovi taxa. In questo contesto ha fornito un contributo decisivo per l’interpretazione di sezioni geologiche di grande rilievo come il CROP 11 nelle aree del Monte Giano e del Monte Gabbia (1990 – 1996) e pergli aspetti geologici  relativi alla costruzione delle centrali nucleari di Montalto di Castro, della galleria Santa Croce della linea ferroviaria Orte – Falconara..

Alla comunità scientifica Maurizio Chiocchini lascia una monumentale opera di revisione delle microfacies e dei microfossili delle successioni carbonatiche mesozoiche dell’Abruzzo.