Strategie sostenibili per le materie prime critiche: stato dell’arte, sfide e prospettive di approvvigionamento in Italia

Date:
1 December 2025

Strategie sostenibili per le materie prime critiche: stato dell’arte, sfide e prospettive di approvvigionamento in Italia

Le materie prime critiche (Critical Raw Materials, CRM) rappresentano oggi un elemento strategico per sostenere la competitività industriale europea e la transizione energetica. Sebbene l’Italia disponga di un potenziale minerario rilevante, il settore estrattivo nazionale continua a essere rallentato da barriere normative, amministrative e sociali, oltre che da una carenza strutturale di competenze tecniche aggiornate. Il convegno “Materie prime critiche e progetti di interesse strategico nazionale”, tenutosi a Priverno il 31 ottobre 2025, ha offerto un quadro chiaro dello stato dell’arte e delle innovazioni necessarie per affrontare queste sfide.

Il dibattito ha evidenziato come l’attuazione del Regolamento UE 2024/1252 e del Decreto-Legge n. 84/2024, insieme al più ampio quadro del Critical Raw Materials Act (CRMA), richieda un profondo aggiornamento della legislazione mineraria italiana. La frammentazione delle competenze tra livelli di governo e la mancanza di banche dati geologiche aggiornate ostacolano un’efficace pianificazione delle attività estrattive, mentre la diminuzione dei professionisti nei settori della geologia e dell’ingegneria mineraria limita la capacità del Paese di rispondere alla crescente domanda di materie prime critiche.

Nel corso dell’evento ISPRA ha illustrato la sintesi del Programma Esplorativo Nazionale, evidenziando la necessità di una strategia integrata capace di ridurre la dipendenza dall’approvvigionamento estero. Allo stesso tempo, l’Istituto ha presentato le attività del progetto URBES nell’ambito del PNRR Repower, che punta a valorizzare materiali residui, rifiuti e scarti attraverso l’urban mining e modelli di economia circolare. È emersa così l’importanza di un approccio che combini risorse naturali, capitale umano e tecnologie avanzate in un quadro di responsabilità sociale.

Un altro elemento centrale discusso dai partecipanti riguarda l’accettabilità sociale dei progetti estrattivi. I processi decisionali devono essere ricostruiti in modo trasparente e partecipato, con un coinvolgimento diretto delle comunità locali per garantire una “sostenibilità condivisa”. Le controversie e le resistenze territoriali, infatti, continuano a rappresentare uno degli ostacoli principali allo sviluppo di attività minerarie anche in contesti geologicamente idonei.

Sul piano tecnico-scientifico, le strategie illustrate hanno mostrato come l’adozione di tecniche estrattive a basso impatto, il riutilizzo dei residui e la riduzione del consumo energetico possano contribuire a un modello estrattivo più efficiente e rispettoso dell’ambiente.

La visita tecnica alla miniera e allo stabilimento Sibelco di Fossanova ha offerto una prova concreta di come, ad esempio, nell’estrazione di feldspato e silice, la minimizzazione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei processi industriali possono ridurre in modo significativo l’impronta ecologica. L’azienda ha mostrato come sia possibile integrare tecniche di estrazione attente al paesaggio con processi di lavaggio, essiccazione e selezione ad alta efficienza, con un sistema di gestione dei rifiuti orientato alla circolarità attraverso il reinserimento dei materiali residui all’interno dei siti estrattivi. Questo modello operativo rappresenta un esempio virtuoso di innovazione applicata a un’attività estrattiva tradizionale.

Il confronto finale tra imprese, istituzioni e professionisti ha messo in evidenza la necessità di sviluppare una politica mineraria nazionale coerente, fondata sulla collaborazione tra attori pubblici e privati e sul rafforzamento dell’attività di ricerca. Solo attraverso l’integrazione tra innovazione tecnologica, aggiornamento del quadro legislativo e partecipazione sociale sarà possibile rendere il settore estrattivo italiano competitivo, sostenibile e in linea con gli obiettivi europei di autonomia strategica e transizione ecologica.

 

 

 

Last update

1 December 2025, 12:35