Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia

Il Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia è uno dei tre Dipartimenti tecnici di ISPRA.

Istituito nel 1873 con il compito principale di realizzare e pubblicare la Carta Geologica d’Italia, oggi cura la raccolta, gestione e pubblicazione dei dati a livello nazionale in tutti i settori delle scienze della Terra.

Lo staff del Servizio Geologico d’Italia è composto da circa 170 unità di personale tra tecnologi, ricercatori e personale amministrativo.

Il Dipartimento è articolato in due Servizi e sei Aree.

Progetto CARG – Cartografia geologica e geotematica

Il Progetto di Cartografia geologica e geotematica alla scala 1:50.000 – Progetto CARG – si propone quale supporto tecnico-scientifico per le attività che riguardano la difesa del territorio.

La conoscenza dell’assetto geologico del territorio nazionale, garantita dalla Carta Geologica e geotematica alla scala 1:50.000 e dalla banca dati ad essa associata, dai fogli di sottosuolo e modelli geologici 3D, rappresenta il livello di base per la programmazione delle attività di prevenzione dei rischi naturali e per una corretta pianificazione territoriale.

Nello specifico, una rilevante novità è rappresentata dalla possibilità di utilizzare, direttamente sul terreno, un’applicazione dello schema della Banca Dati Geologici CARG che permette di ottimizzare efficacemente i tempi di realizzazione e informatizzazione dei Fogli geologici. A tal fine, il Servizio Geologico d’Italia (SGd’I) ha inoltre reso disponibile la struttura della Banca dati geologica (Geopackage/Geodatabase) per facilitare l’informatizzazione del dato e ridurre gli errori dovuti alla compilazione della banca dati.

Il Progetto, dagli anni di ripresa ad oggi, vanta di aver raggiunto il seguente stato di attuazione.

Il Progetto, inoltre, è caratterizzato dall’utilizzo di normative tecniche nazionali, redatte appositamente dal SGd’I con la collaborazione di esperti e pubblicate nella collana dei Quaderni del Servizio Geologico, che costituiscono le linee guida di riferimento per il rilevamento, la rappresentazione cartografica e l’informatizzazione sia dei Fogli geologici sia di quelli geotematici.

E’ stata posta, infine, una maggiore attenzione alla divulgazione, attraverso varie attività di comunicazione come seminari, convegni e, per un pubblico più ampio non solo di “addetti ai lavori”, è stata  realizzata una Storymap, alla quale è possibile accedere attraverso l’’EcoAtlante , “Viaggio attraverso la Carta Geologica”.

Geologia applicata ed Idrogeologia

Le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio italiano determinano in molte aree una condizione di instabilità geo-idrologica molto elevata e gli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico rendono indispensabile una corretta pianificazione delle risorse idriche sotterranee. Su questi temi il Dipartimento del Servizio Geologico è impegnato in attività di ricerca su tematiche di geologia applicata ed idrogeologia. Sviluppa e gestisce banche dati ed elabora cartografia tematica. Studia e analizza la dinamica delle acque sotterranee nel sottosuolo saturo a livello nazionale, valutando anche con studi specifici la loro disponibilità per vari usi e producendo cartografie idrogeologiche ufficiali a diverse scale.

Seleziona, verifica, organizza e digitalizza i dati provenienti da scavi, perforazioni, pozzi e indagini geofisiche secondo le disposizioni della legge n. 464/84.

Realizza cartografie geologiche applicative ufficiali dello Stato a diverse scale, inclusi i fogli del progetto CARG, dai quali vengono ricavate linee guida generali. Si occupa dell’analisi e della gestione del rischio geo-idrologico a livello nazionale attraverso la raccolta e l’organizzazione di dati relativi sia ai fenomeni naturali che alle opere di riduzione del rischio, rendendo tali dati disponibili per le istruttorie di finanziamento e per la pianificazione territoriale. Svolge attività di monitoraggio e reporting ufficiale sugli interventi strutturali per la difesa del suolo, sviluppando, realizzando, promuovendo e gestendo la piattaforma per il Repertorio Nazionale degli interventi di Difesa del Suolo (RENDIS), fornendo supporto tecnico-scientifico alla predisposizione delle diverse pianificazioni e programmi nazionali di mitigazione del rischio.

Crea, sviluppa e aggiorna l’inventario dei Fenomeni Franosi Italiani (progetto IFFI) ed implementa la piattaforma “IdroGEO“.

Popola e gestisce il database nazionale di sinkhole.

Sviluppa nuovi studi sulla Geologia Urbana, progettando l’Urban Geo-Climate Foot Print.

Fornisce il proprio contributo durante le attività emergenziali e sviluppa studi di microzonazione sismica.

L’Area GEO-SGP promuove e cura i rapporti con EuroGeoSurveys, un’organizzazione cui afferiscono 37 Servizi Geologici Nazionali in Europa verso il Servizio Geologico Europeo.

Promuove attività in coordinamento con le strutture tecniche afferenti a Regioni e Provincie Autonome competenti in ambito geologico a livello regionale attraverso la Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG). In tale contesto coordina l’infrastruttura di ricerca GeoSciences IR, realizzata per i Servizi Geologici Regionali.

Organizza e implementa il Portale del Servizio Geologico d’Italia, strumento attraverso cui si accede a dati, metadati e servizi delle banche dati del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Itala. Oltre alla gestione e manutenzione dei dati, viene assicurata anche la loro conformità agli standard vigenti sia nazionali che europei.

Promuove attività e studi in materia di geodiversità e di tutela e valorizzazione del patrimonio geologico nazionale. In tale ambito, cura l’Inventario Nazionale dei Geositi che raccoglie e censisce i geositi presenti sul territorio italiano. Attualmente, l’inventario include più di 2000 geositi, ma questo numero è in costante crescita grazie al contributo di cittadini, amministratori locali, professionisti e appassionati del settore. Chiunque può proporre nuovi geositi compilando un modulo specifico e inviandolo via e-mail a geositi@isprambiente.it.

L’area GEO-DES  svolge attività di ricerca e sviluppo per il contrasto al degrado dei suoli italiani e per l’uso sostenibile e qualità del suolo, degrado, desertificazione e trasformazione territoriale ed in particolare di:

valutare il degrado del suolo, il rischio desertificazione, le relazioni con i servizi ecosistemici, l’uso sostenibile del suolo e più in generale lo stato di salute dei suoli italiani, e supportare la gestione sostenibile del suolo. L’area si occupa inoltre di valutare fattori di pressione e indicatori socio-economici su problemi specifici quali la capacità di risposta dei territori o per la contabilità dei servizi ecosistemici, in particolare per i suoli urbani;

monitorare gli indicatori del degrado, grazie all’uso di tecniche di Earth Observation (EO) e l’integrazione con dati in situ e  supportare lo sviluppo delle reti di monitoraggio a livello nazionale quale il sistema integrato di monitoraggio del MASE finanziato dal  PNRR;

sviluppare e promuovere metodologie di ripristino della funzionalità dei suoli degradati attraverso l’uso di soluzioni nature-based;

supportare e rappresentare il MASE nel monitoraggio e nella definizione di policy e normative per la tutela del suolo e garantire un’efficace partecipazione dell’Italia ai negoziati internazionali ed europei, anche attraverso il Gruppo di Lavoro interdipartimentale dedicato alla proposta di Direttiva europea per il monitoraggio e la resilienza del suolo. GEO-DES si occupa inoltre di pubblicare aggiornamenti sullo sviluppo normativo nazionale e regionale e sulla pianificazione sostenibile e di supportare il MASE nelle Valutazioni dell’Impatto Ambientale (VIA) e nelle Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS) per la componente suolo;

– promuovere collaborazioni scientifiche e la costituzione di reti di stakeholder, anche attraverso la partecipazione al Gruppo di Lavoro Suolo istituito dal MASE nell’ambito dell’Osservatorio per l’Economia circolare.

– coordinare le attività della rete Re.Mi. per la valorizzazione e musealizzazione delle aree minerarie dismesse in Italia, partecipazione al CDA del Parco minerario delle Colline Metallifere ed il coordinamento della Giornata Nazionale delle Miniere, promuovere studi, progetti e pubblicazioni connesse;

– partecipare a progetti finanziati quali il progetto LIFE Newlife4drylands, dedicato alle soluzioni per il degrado del suolo nelle aree protette mediterranee, il progetto HORIZON EJP SOIL e il progetto nazionale HubSoil finanziato da MASAF dedicati all’armonizzazione dei dati sui suoli, il  progetto HORIZON MONALISA, nell’ambito della Mission Soil 2023, dedicato a soluzioni innovative per affrontare il rischio di desertificazione in a Europa e nell’area mediterranea.

Fornisce supporto tecnico alle Amministrazioni centrali e locali nell’ambito delle bonifiche di siti contaminati.

Produce, anche nell’ambito del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente, strumenti di riferimento operativo per tutti i professionisti coinvolti nella bonifica di siti contaminati (consulenti, progettisti, valutatori, decisori).

Si occupa di organizzare, omogeneizzare, elaborare, interpretare e rendere disponibili dati inerenti ai procedimenti di bonifica. Tale attività si concretizza nello sviluppo e gestione di banche dati e nella produzione di indicatori e pubblicazioni.

Per saperne di più:

  • linee guida, documentazione tecnica, protocolli operativi, applicativi per l’analisi di rischio e la prioritizzazione degli interventi di bonifica e altra documentazione di interesse sono disponibili nelle varie pagine della sezione dedicata del sito web di ISPRA.
  • MOSAICO – banca dati nazionale per i siti contaminati è consultabile su sito web dedicato.
  • Annuario dei dati ambientali – Indicatori sui siti contaminati.

Area Tecnologica e di Ricerca per la Geodinamica, le Georisorse, la pericolosità e gli impatti degli eventi naturali ed indotti

Svolge le attività di studio e ricerca inerenti i rischi di tipo lento (es. subsidenza, erosione) e di tipo rapido (es. tettonica attiva, attività vulcanica), assicurando lo sviluppo delle conoscenze, la redazione di Linee guida e l’aggiornamento di banche dati tra cui ’inventario delle faglie capaci in Italia (ITHACA) e il catalogo degli effetti geologici dei terremoti (EEE Catalogue). Partecipa alla realizzazione del sistema informativo di supporto alle attività di gestione del rischio naturale per i siti ad elevata pericolosità ambientale anche del patrimonio naturale culturale nazionale e mondiale. Supporto all’analisi e processamento del monitoraggio satellitare con tecniche interferometri che e di quello tradizionale in situ. Assicura il supporto al SIAM, per le attività degli impatti a terra di potenziali eventi di tsunami. Fornisce supporto alla Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM) del MASE sui permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi e attività annesse. Garantisce il supporto all’Agenzia Europea per l’Ambiente per l’implementazione del servizio European Ground Motion Service. Coordina il GdL “Mining”, costituito nell’ambito del Tavolo Interministeriale Materie Prime Critiche (MASE-MIMIT-MAECI), con l’obiettivo di definire le potenzialità minerarie nazionali, la realizzazione della nuova carta mineraria italiana, e i criteri per una estrazione sostenibile di materie prime da giacimenti naturali e antropici (rifiuti estrattivi), in linea con le indicazioni europee codificate nel Regolamento EU 2024/1252 e con il relativo DL 84/2024 di recepimento. 

 

Per saperne di più

SiAM

Il Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da sisma (SiAM)

TCS – Tsunami – EPOS

 e il portale della comunità del TCS Tsunami

 

MONITORAGGIO IDROGEOCHIMICO

Sito under construction

 

FPCUP ACTION & Supporto Copernicus USER forum Nazionale e piano strategico Space Economy

Banca dati ITHACA

Banca dati risorse minerarie

 

ACCORDO MIC – ISPRA

L’Area GEO-GFI svolge oggi, come in passato, attività di indagine geofisica in numerosi ambiti di ricerca e/o studi applicativi, quali ad es. la Microzonazione Sismica di Livello 3 (Marche, Abruzzo, Sicilia-Etna), lo studio di aree archeologiche (Circo Massimo, Petra, Bayt Ras Tomb) e a rischio sinkhole (GeoSciences IR). Cura inoltre la divulgazione scientifica (Progetto formativo Geofisica e Progetto PanAfGeo-2), partecipando inoltre alla definizione di Linee Guida Nazionali per lo Studio e Modellazione delle Cavità Sotterranee presso il tavolo tematico ISPRA-SNPA “N-Sinkhole e cavità sotterranee” e per il monitoraggio delle frane (Linee Guida SNPA per il Monitoraggio delle Frane).

L’Area GEO-GFI svolge, anche, attività di monitoraggio delle deformazioni superficiali attraverso la gestione di Reti di Monitoraggio GNSS (versante orientale dell’Etna, Appennino Centrale e su alcuni versanti in frana econtribuisce alle attività di progettazione e gestione della rete GNSS co-localizzata sulla Rete Mareografica Nazionale in collaborazione con CN-COS.

Cura, inoltre, all’aggiornamento degli indicatori “Invasi artificiali”, “Comuni interessati da subsidenza” e “Esposizione alle pericolosità sismica e geologico-idraulica invasi artificiali”, per l’Annuario dei Dati Ambientali.

L’Area, infine, gestisce la Banca Dati Geofisica contenente i dati e/o i metadati relativi alle misure raccolte nel corso degli anni.

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La Geofisica si occupa della caratterizzazione del sottosuolo a differenti scale (da pochi metri a molte centinaia di metri) attraverso lo studio delle proprietà fisiche dei terreni e delle rocce che compongono la crosta terrestre. Essa trova largo impiego nell’ingegneria civile, nello studio e monitoraggio dei fenomeni franosi, sismici e vulcanici, nella caratterizzazione degli acquiferi, nello studio dei fenomeni di inquinamento di suoli e falde, in attività di studio e protezione dei Beni Culturali.

I metodi geofisici sono definiti “indiretti” in quanto, al contrario di altri metodi, essi non modificano o perturbano, se non in minima parte, l’assetto naturale dei terreni e delle rocce. Infatti, si tratta di misurazioni di proprietà fisiche, quali ad es. la velocità delle onde sismiche, resistività elettrica, magnetizzazione, per le quali è necessario il solo posizionamento di sensori sulla superficie o in foro sondaggio.

Nell’ambito della difesa del suolo e dello studio delle deformazioni superficiali, inoltre, le tecniche di geofisica applicata, attraverso l’applicazione di tecniche satellitari (GPS/GNSS, InSAR) e/o terrestri (stazioni totali, livellazioni geometriche), sono in grado di monitorare versanti in frana, aree sismicamente attive, aree interessate da fenomeni di subsidenza o fenomeni vulcanici tramite reti di monitoraggio in grado di determinare gli spostamenti superficiali e le deformazioni in numerosi contesti di rischio geologico.

Il Patrimonio museale e le attività

L’ISPRA custodisce e gestisce il cospicuo patrimonio geologico e storico del Servizio Geologico d’Italia, costituito Collezioni Paleontologiche e Lito-mineralogiche Geologiche e Storiche, oltre 150.000 reperti e campioni (fossili, rocce, minerali), dalla Collezione dei piani-rilievo geologici. dalla strumentazione tecnica e dalle opere d’arte che hanno seguito, dalla seconda metà dell’800 agli anni ’70 del ‘900, il complesso di attività legate al rilevamento della Carta Geologica d’Italia. Tale patrimonio costituisce una documentazione unica della storia geologica del nostro paese. Per molti anni collocato in magazzino, solo recentemente è stato nuovamente reso fruibile in un nuovo percorso espositivo presso il Museo delle Civiltà a Roma.

Infatti, il 14 dicembre 2022 è stata inaugurata la mostra “Animali, Vegetali, Rocce, Minerali: Le collezioni ISPRA”, realizzata nel Salone delle Scienze al 1 piano del museo.   L’esposizione è il risultato della convenzione per la realizzazione del “Museo di Geo-paleontologia italiana Quintino Sella” e dell’accordo fra la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, attraverso il Museo delle Civiltà, e l’ISPRA.  La realizzazione di questa mostra costituisce l’avvio della progressiva musealizzazione delle collezioni   al Museo delle Civiltà.  Spazi espositivi di nuova progettazione, con aree dedicate alla didattica, alla comunicazione multimediale, allo studio e con laboratori dedicati agli specialisti e agli studiosi dei diversi settori scientifici, saranno realizzati e permetteranno la fruizione del prestigioso patrimonio dopo oltre venti anni dalla chiusura della sede storica.

Il percorso espositivo comprende una selezione dei prestigiosi reperti, fra i quali i Fossili Tipo,   una selezione di mammiferi pleistocenici  dell’area romana e laziale, i marmi ornamentali delle collezioni Pescetto e De Santis,  la collezione dei  Plastici geologici storici, e   la strumentazione scientifica storica, utilizzata dai geologi nel corso delle attività del Servizio Geologico d’Italia.  

Negli ultimi venti anni, nonostante la chiusura al pubblico, l’ISPRA ha proseguito nell’azione di conservazione e valorizzazione dei diversi materiali in cui si articolano le sue collezioni attraverso un’estesa azione di recupero, catalogazione, digitalizzazione e divulgazione, perseguendo la loro rinascita attraverso l’esposizione al pubblico.  Uno dei più importanti risultati è stata la realizzazione del sito “Museo Virtuale delle Collezioni Geologiche e Storiche”, nel quale è possibile trovare la descrizione del patrimonio e delle attività e una selezione di reperti e di opere. Inoltre, è stata completamente reingegnerizzata la banca dati catalografica e patrimoniale dei reperti   DOCUGEOMUSEO che permette la catalogazione e la gestione secondo gli standard nazionali definiti dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura.

Link del sito “Museo Virtuale delle Collezioni Geologiche e Storiche

La Sezione GEO-Com si occupa di studi e ricerche in ambito di sinkhole (eventi di sprofondamento) e di analisi del mondo sotterraneo. I sinkholes naturali sono fenomeni di sprofondamento a volte imprevedibili e repentini, possono originarsi nell’arco di poche ore, dando origine a grandi voragini o a laghi. Ulteriori eventi di sprofondamento avvengono nel territorio, per lo più urbano, per cause antropiche (sinkholes antropogenici). GEO-COM si occupa di effettuare il censimento dei sinkhole naturali e antropogenici su scala nazionale e di aggiornare il database connesso. Le cavità sotterranee di origine antropica sono la principale causa delle voragini che si formano nei centri urbani, esse sono state realizzate a vario titolo dall’uomo nell’arco dei secoli e si estendono prevalentemente al di sotto del tessuto urbano a volte costituendo un’intricata rete di gallerie. Le informazioni sui progetti in corso sono alla pagina:

Sinkholes e cavità sotterranee — Italiano (isprambiente.gov.it)

La Sezione GEO – Com si occupa inoltre di ricerche in ambito geo-archeolgico svolgendo alcuni progetti sul territorio nazionale e in ambito internazionale. L’analisi geo-archeologica e la conservazione geologica dei BB.CC. si basano su un approccio di tipo geologico-ambientale attraverso l’ubicazione dei siti del patrimonio culturale nel contesto geologico del territorio in cui il sito è inserito. Tale analisi multidisciplinare consente di ricostruire non solo la storia del sito, ma anche quella dello scenario geomorfologico e idrogeologico che il territorio offriva. Una particolare attenzione viene posta alla ricostruzione delle cause, di origine naturale, che hanno determinato l’abbandono del sito: frane, sprofondamenti, alluvioni, migrazioni di sorgenti o terremoti.

Tali discipline sono volte ad arricchire le conoscenze sia archeologiche che geologiche del territorio in via di una pianificazione e gestione in sicurezza dei siti del patrimonio culturale con particolare riguardo a quelli esposti ai rischi naturali. Dettagli dell’attività svolta sono alla pagina:

Geoarcheologia e patrimonio culturale — Italiano (isprambiente.gov.it)

La sezione GEO-COM  svolge il ruolo di coordinamento per l’attività divulgativa e di formazione in materia di Scienze della Terra. I corsi e i seminari sono rivolti a professionisti ma anche a studenti delle scuole primarie e secondarie. Sono organizzati  corsi di formazione e di aggiornamento professionale anche in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geologi, al fine di divulgare e promuovere la geologia e gli studi multidisciplinari ad essa associati. I ricercatori e i tecnici ISPRA svolgono, inoltre, con competenza e passione seminari presso le scuole primarie e secondarie nonché scuole di specializzazione in collaborazione con le Università italiane. Le attività svolte dalla sezione sono presenti alla pagina:

Divulgazione delle Scienze della Terra — Italiano (isprambiente.gov.it)