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Progetti per Arquata. Riflessioni sulla prevenzione

Come si ricostruisce un territorio all’indomani di un terremoto devastante? Come si possono salvaguardare, nel corso della ricostruzione, identità e caratteri originari che si sono stratificati sul territorio nel corso di secoli?
A poco meno di quattro anni dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, un incontro aperto ad architetti, docenti ed amministratori, sul caso di Arquata del Tronto, il piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno, tra i più duramente colpiti dai tragici eventi del 2016. In particolare, tre i progetti presi in esame: le linee guida per il recupero di Arquata redatte dall’Università Roma Tre, lo studio sui territori danneggiati realizzato dall’Università di Camerino, il progetto di restauro di San Francesco a Borgo di Arquata del Politecnico di Milano.
“I progetti costituiscono un possibile metodo di lavoro, nel rispetto della tradizione italiana sul tema della conservazione e restauro del costruito storico: conoscenza come ineludibile base di ogni intervento” spiega Birrozzi. “Il lavoro realizzato ad Arquata a seguito del sisma dovrebbe essere esteso in modo preventivo a tutti quei centri che abbiano interesse storico, come forma di documentazione e conoscenza”.