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Geologia a tavola

Cosa rende speciali la mozzarella di bufala campana, la tipica zuppa dell’Appennino reggiano a base di porcini di Borgotaro, i cantucci con le mandorle catalane il castagnaccio svizzero, l’astice dei Paesi Bassi e la fava di Santorini?

I ricercatori ISPRA - Servizio Geologico d’Italia lo hanno spiegato attraverso un’ innovativa tecnica di presentazione, Story Map, promossa dal convegno ESRI, organizzato lo scorso 10-11 Aprile . Partendo dalla pubblicazione di EuroGeoSurvey, Geology at the Table, di cui ISPRA è stata uno degli autori, sono state raccontate le eccellenze della tavola italiana e europea attraverso una mappatura geografica, geologica e alimentare che raccoglie 27 ricette di 25 paesi. Un invito alla buona tavola ed ad indagare come cibi e preparazioni raccontino del nostro passato, presente e futuro. Come spiegano i ricercatori ISPRA l’Italia è una Paese giovane dal punto di vista geologico, un territorio in continua trasformazione e con differenze enormi tra una regione ed un’altra. La grande varietà si riscontra anche tra le sostanze minerali e organiche presenti nei sottosuoli. Per questo le acque, i fiumi, l’erba, gli alberi e i pascoli incidono sul sapore dei cibi prodotti . Il latte di mucca, di pecora e di capra della stessa razza darà sapore differente a mozzarella e formaggi prodotte in zone diverse così come porcini e tartufi.

Sfogliando la Story Map (http://arcg.is/15rmyi)è possibile navigare interagendo con una mappa interattiva e comprendere il legame tra la geologia e la vita quotidiana, due mondi cosi complessi, e può portare risultati inaspettati che spiegano il legame fra prodotto e territorio.